Oggi pomeriggio, lunedì 28 maggio, si tiene presso l'auditorium Parco della musica la manifestazione unitaria degli addetti delle fondazioni lirico-sinfoniche (dai professori d'orchestra agli artisti del coro, a tutti gli altri lavoratori). Dall'Auditorium una delegazione delle fondazioni si recherà in via del Collegio Romano, sede del ministero dei Beni e delle Attività Culturali, con il preciso intento di essere ricevuta dal ministro Ornaghi. La protesta, in piazza, sarà caratterizzata da happening musicali dove l’orchestra e il coro, il cui organico vede gli artisti delle 14 fondazioni, eseguiranno musiche di Haendel, Mozart, Verdi, Beethoven e il Corpo di Ballo danzerà sulla musica di Čajkovskij.
Al centro dell'iniziativa dei sindacati, il rinnovo del ccnl di categoria, gli effetti distorcenti dell’applicazione della legge 100, le problematiche dei finanziamenti pubblici del settore, la mancanza di una vera legge di riforma per il comparto. Immediata è stata l’adesione all’iniziativa delle più grandi e autorevoli personalità della musica, quali Antonio Pappano, Claudio Abbado, Maurizio Pollini, Zubin Mehta, Daniel Barenboim, Daniele Gatti, che hanno espresso, inoltre, profonda preoccupazione per la difficile situazione, sottoscrivendo un documento unico, un accorato appello al Ministro Ornaghi di cui si riporta l’intera stesura:
“Ho appreso della manifestazione spontanea dei musicisti delle fondazioni liriche e sinfoniche italiane, in difesa della cultura e della musica come patrimonio dell'Umanità, fissata per il 28 maggio. Dò la mia personale adesione all'iniziativa e alle sue motivazioni e mi rivolgo con questo appello al Signor ministro per i Beni e le Attività Culturali, Prof. Lorenzo Ornaghi. Mi risulta, Signor ministro, che dal 1° gennaio sia stato fatto divieto ai musicisti delle fondazioni liriche e sinfoniche di poter svolgere attività autonoma. Trovo inconcepibile e innaturale, dal mio punto di vista, che possa essere vietata a un musicista la libera espressione artistica.
Non trovo una logica in questo divieto, attuato per effetto di legge solo in Italia; un divieto che non esiste in nessun paese democratico, né in Europa né nel resto del mondo.
Il fatto poi che il divieto riguardi solo i musicisti delle fondazioni liriche e sinfoniche, mentre coloro che insegnano nei conservatori o che fanno parte di altre istituzioni musicali continuino a far legittimamente attività artistiche autonome, è assolutamente incomprensibile. Mi auguro che si trovi un’urgente soluzione a questa mortificante situazione. Approfitto di questo appello, Signor ministro, per sottoporre alla Sua sensibilità un'altra questione delicata: quella del rinnovo del contratto di lavoro per i lavoratori delle fondazioni liriche e sinfoniche, scaduto ormai nel 2003. Attendiamo pertanto da quasi dieci anni che esso venga rinnovato come prevedrebbe, oltre che la normativa, anche il buon senso. Immagino, dopo tanti anni, che il vecchio contratto possa non essere più in linea con i tempi e, visto che le parti interessate stanno lavorando per il suo rinnovo,
La prego, Signor ministro, di far sì che si possa dotare la musica di un contratto moderno, che guardi ai migliori modelli europei, che possa ridare entusiasmo al settore e dotare le fondazioni di utili strumenti per meglio poter competere con le altre grandi Istituzioni musicali mondiali. Nel porgerLe i miei più sentiti e cordiali saluti, mi permetto di mettere a Sua disposizione la mia esperienza musicale e la mia conoscenza dei teatri internazionali.
Firmato
Antonio Pappano, Claudio Abbado, Maurizio Pollini, Zubin Mehta, Daniel Barenboim, Daniele Gatti
Spettacolo: manifestazione in corso all'Auditorium di Roma
Vi aderiscono Antonio Pappano, Maurizio Pollini, Zubin Mehta, Claudio Abbado, Daniel Barenboim, Daniele Gatti, che hanno sottoscritto un accorato appello al ministro Ornaghi
28 maggio 2012 • 00:00