Snaitech, la Fiom e le uniche Rsu elette a Porcari e Roma "non partecipano ad incontri sulla disapplicazione del contratto nazionale metalmeccanico in quanto antisindacale". Lo afferma il coordinatore nazionale della Fiom per il gruppo Snaitech, Massimo Braccini.
All’incontro previsto per domani con la Snaitech la Fiom e le Rsu unitarie di Roma e Porcari, titolate a trattare, non parteciperanno. "A supporto delle linea della Fiom ed a seguito della diffida inviata all’azienda - spiega -, anche le Rsu di Roma e Porcari ribadiscono che non ci possono essere trattative che possono modificare i contratti di secondo livello applicati in azienda, se non alla loro presenza e con il loro consenso".
Il processo di armonizzazione "per poi anche passare dall’applicazione di un contratto nazionale ad un altro, così come richiesto dall’azienda, è un atto antisindacale. La Snaitech non può disapplicare dal 1 novembre 2018 il contratto collettivo nazionale dell’industria metalmeccanica. A questo punto - inoltre - si pone anche un problema di democrazia, rappresentanza e rappresentatività delle organizzazioni sindacali. Nel frattempo abbiamo avuto modo di informare il Ministero dello Sviluppo economico riguardo l’operazione di vendita di Snaitech e dell’operazione pubblica di acquisto in corso da parte di Playtech, facendo presente tutte le conseguenze e rischi che questa cessione può comportare circa il futuro dei siti produttivi in Italia".
"Ribadiamo la necessità che le concessioni pubbliche vengano riviste e siano rilasciate solo ed esclusivamente a seguito di precisi piani industriali che garantiscano sviluppo, occupazione e non permettano speculazioni. A breve chiederemo un incontro formale al Ministro affinché si discuta del caso Snaitech", conclude il sindacalista.