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E' di tre feriti il bilancio provvisorio dell'esplosione che questa mattina ha devastato il terzo piano dell'edificio che a Damasco ospita la sede della televisione e della radio di Stato. Lo riferisce la stessa emittente governativa. La televisione ha quindi mandato in onda in diretta le immagini del luogo dove si è verificata l'esplosione, con cumuli di macerie e muri crollati.
Il ministro dell'Informazione siriano, Muhammad az Zubi, raggiunto telefonicamente dall'Ansa ha smentito la presenza di vittime: "Ci sono solo alcuni feriti e le trasmissioni non saranno interrotte", ha detto l'esponente del governo.
Intanto, sempre oggi migliaia di truppe fedeli al presidente Bashar al Assad hanno circondato uno degli storici quartieri di Damasco, Salhiye, privandolo di elettricità e acqua ed eseguendo arresti di massa. Lo riferiscono i Comitati di coordinamento locali degli attivisti.
I raid governativi di queste ore sono senza precedenti e alcune fonti affermano che cinque civili sono stati uccisi nelle operazioni militari ancora in corso ma la notizia non è verificabile al momento. "Siamo topi in trappola, senza acqua, luce, non possiamo scappare", ha affermato un testimone citato dagli attivisti dei Comitati di coordinamento.