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Dall'alba di oggi ad Aleppo, capitale economica della Siria, sono ripresi i bombardamenti delle forze governative siriane. Lo riferisce l'Adnkronos. Attivisti citati dal sito web della tv satellitare al-Jazeera hanno riferito di varie proteste organizzate nella notte in città contro il regime di Bashar al-Assad. L'Esercito, ha detto l'attivista Abu Mohammad al-Halabi, "sta ammassando carri armati e truppe agli ingressi della città".
Nel frattempo, una parlamentare siriana ha voltato le spalle al regime di Bashar al-Assad e si è rifugiata in Turchia. Ikhlas al-Badawi, che nel Parlamento di Damasco rappresentava la provincia di Aleppo, è il primo esponente dell'Assemblea eletta a maggio a defezionare.
Per la prima volta le truppe siriane fedeli ad Assad hanno ingaggiato uno scontro a fuoco con i soldati giordani di guardia lungo il confine che divide i due paesi. Secondo quanto riferisce il giornale 'al-Arab online', lo scontro a fuoco sarebbe avvenuto all'alba di oggi, rappresentando un'evoluzione preoccupante della crisi siriana.
C'è rischio di un nuovo massacro anche secondo gli Stati Uniti. Gli Usa infatti sprimono la loro preoccupazione per la possibilità di un incombente "massacro" nella città di Aleppo. "Stiamo facendo quello che possiamo per aumentare la pressione sul regime di Assad e escludere la possibilità di questo massacro", ha detto la portavoce del Dipartimento di Stato, Victoria Nuland, parlando con i giornalisti.