"Un sollecito riscontro da parte del ministero dei Trasporti sul tema dei corsi direttivi e sul collocamento della gente di mare, risposte precise sulla copertura dei costi e azioni concrete da governo e Parlamento sui lavori gravosi e usuranti per il lavoro marittimo". È quanto chiedono Filt, Fit e Uiltrasporti sul settore marittimo, spiegando che "occorre sanare tutte quelle lacune che penalizzano l'immagine di un comparto importante per l'economia italiana, perchè gli attuali meccanismi non sono per niente adeguati agli interessi dei lavoratori e neanche del sistema Paese".
Per le sigle dei trasporti, su corsi direttivi obbligatori per i marittimi "serve il riscontro formale della Commissione europea sulle nostre osservazioni di merito per sgombrare il campo di applicazione da interpretazioni non corrette rispetto ai reali criteri che le norme internazionali impongono. I nostri rilievi accendono un faro sui bisogni dei lavoratori e mettono le basi per una reale rivisitazione dei processi burocratici, amministrativi e operativi dell'intero comparto".