"Da anni con impegno, come organizzazioni sindacali, proviamo attraverso la contrattazione sociale con ogni singolo ente ad affrontare il tema delle tariffe, per valutare tutte le soluzioni possibili per un loro contenimento, soprattutto per le fasce più deboli della popolazione", così in un comunicato Cgil, Cisl e Uil di Siene
"La Tari è sicuramente una di queste - continua la nota –, anche perché le trasformazioni che l'hanno caratterizzata negli ultimi anni, con il passaggio da Tarsu a Tia e poi all'attuale definizione con l’eliminazione della tassa e la comparsa della tariffa, hanno fatto sì che i cittadini e le imprese non fossero più chiamati a compartecipazione ma a copertura del servizio. Questa è stata la prima causa del forte incremento, criticità che ha visto la sua massima espressione proprio negli anni duri della crisi, colpendo quindi in modo ancor più significativo".
"Oggi occorre fare un’analisi complessiva sul servizio - spiegano i sindacati –, sulla sua efficienza ed efficacia e sulla sostenibilità dei costi. Siamo di fronte ad un servizio che peggiora e ad un incremento delle tariffe. Indagarne le cause a partire dal ruolo degli impianti, dalla certezza del pagamento della tariffa, dalla propensione al riciclo dei materiali, dalla qualità del conferimento, potrebbe essere un esercizio che ci accomuna nella ricerca di efficienza e riduzione dei costi. Le famiglie stanno già pagando molto della crisi e non possono continuare ad essere il salvadanaio di un’Italia che arretra"
Occorre quindi unire le forze di tutte le parti sociali e delle istituzioni per far fronte comune nella verifica dell'attuale sistema e nel formulare proposte serie e concrete che garantiscano il giusto equilibrio tra tutti i contribuenti.