“Una giornata storica, una festa meravigliosa: solo un anno e mezzo fa, nel giugno 2010, eravamo nel feudo a manifestare con un’occupazione simbolica delle terre per evitare che il bene fosse venduto all’asta e potesse tornare nelle mani della mafia”. A dirlo sono i segretari della Cgil di Palermo Maurizio Calà e della Camera del lavoro delle Petralie Vincenzo Liarda, commentando la consegna del feudo di Verbumcaudo dalla Regione siciliana al consorzio “Sviluppo e legalità”, che si occuperà della gestione del bene. Già a settembre comparirà sul mercato la prima pasta, col marchio della Regione, prodotta col grano piantato nei 150 ettari di terreno sottratti 25 anni fa alla mafia da Giovanni Falcone. Continuano Calà e Liarda: “Grazie alla nostra ostinazione e al concorso delle istituzioni, oggi il feudo di Verbumcaudo appartenuto ai fratelli Greco non è più un bene disponibile nelle mani della criminalità organizzata”.

Il feudo è pronto per il suo riutilizzo produttivo, che creerà sviluppo e occupazione. Ma tutto questo, sottolineano i due sindacalisti, avviene nonostante le minacce e i tentativi di sabotaggio e di discredito che ci sono stati in questi mesi. “Per la Cgil – concludono Calà e Liorda – è un risultato importante ma non definitivo: le ultime intimidazioni ci inducono a pensare non solo che è stato fondamentale portare a conclusione l’acquisizione del bene a fini sociali, ma che da parte delle forze dell’ordine e della magistratura, ma anche della politica e delle forze sociali, deve essere mantenuta alta l’attenzione per contrastare la presenza della mafia nelle Madonie che, a prescindere dalla vicenda legata al feudo di Verbumcaudo, resta molto forte”.