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“Lo scandalo criminale di questi giorni in Campania ha evidenziato la disumanità emersa nella struttura produttiva della filiera della moda incentrata sullo sfruttamento della manodopera. Una situazione che da anni raccontiamo e che i controlli delle forze dell’ordine stanno evidenziando”. Lo ha dichiarato questa mattina Sonia Paoloni, segretaria nazionale della Filctem Cgil, su quanto emerso in questi giorni sui giornali.
“E’ ora – ha continuato la Paoloni - che le Griffe dell’alta moda si assumano la responsabilità in solido del trattamento dei lavoratori nelle aziende della filiera a cui è affidata la realizzazione dei prodotti. La responsabilità in solido va, infatti, applicata anche al lavoro in conto terzi come sancito dalla sentenza della Corte costituzionale (n.254 del 6 dicembre 2017, n.d.r.) che lo riconosce come lavoro in appalto”.
“In particolare- ha concluso la segretaria nazionale della Filctem Cgil -, abbiamo bisogno che al lavoro in appalto in pluricommittenza vengano riconosciute le regole per applicare alle aziende committenti la responsabilità in solido sulla base del principio della ‘quota parte sul fatturato’. È la richiesta che, come Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil, abbiamo fatto al ministero del Lavoro e al ministero dello Sviluppo economico già dal 2017. Ora ci convochino”.