"L’ennesima minaccia del Presidente del Consiglio di non voler procedere alle stabilizzazioni, se il disegno di legge sulla 'brutta scuola' non viene approvato, è una ripicca non solo contro i lavoratori, ma anche contro le famiglie e gli studenti. Abbiamo dimostrato che i posti realmente disponibili sono, solo per i docenti, 134.000, a prescindere dall’organico potenziato. Nessun regalo dal Governo, quindi, ma il riconoscimento a chi per anni, da precario, ha consentito il regolare svolgimento delle lezioni". È quanto afferma Domenico Pantaleo, segretario generale della Flc.
"Per queste ragioni, continuiamo a chiedere lo stralcio delle assunzioni e tempi più distesi per cambiare radicalmente il pessimo disegno di legge che cancella diritti, libertà e democrazia. Fino a ora non vi è stato alcun cambiamento reale del provvedimento che trasforma le istituzioni scolastiche in aziende, accentua le disuguaglianze sociali, nega il diritto allo studio e cancella contratti e contrattazione. Non garantisce nemmeno un piano di stabilizzazioni per tutti i precari docenti e Ata. Anzi, molti precari rischiano di perdere le supplenze per le norme assurde contenute nel ddl", prosegue il dirigente sindacale.
"Non solo, la legge di Stabilità 2015 taglia 2.020 unità organiche Ata. Le deleghe consentono al Governo di procedere in modo unilaterale su aspetti fondamentali per il futuro della scuola pubblica. Il sistema d'istruzione ha bisogno di maggiori risorse, di valorizzazione delle competenze e delle conoscenze e di tanta partecipazione, per favorire veri miglioramenti nella qualità dell’offerta formativa. Non cederemo ai ricatti e un provvedimento imposto non avrà facile applicazione. Da domani si ritorna nelle piazze, perché la scuola pubblica è organo costituzionale, non una proprietà privata del Governo e di alcune lobby. Manifestazioni unitarie per la difesa della scuola pubblica sono previste il 23, 24 e 25 giugno", conclude l'esponente Cgil.
Scuola, Flc: no a stabilizzazioni è ripicca di Renzi
Pantaleo: "Le immissioni in ruolo sui posti vacanti e il potenziamento dell’organico di docenti e Ata sono necessità vitali per il funzionamento delle scuole. Per questo, sono urgenti"
22 giugno 2015 • 00:00