L’ondata di scioperi che interessa le industrie alimentari della Regione Veneto sta vedendo ovunque adesioni massicce con il blocco delle produzioni. Oggi, 22 gennaio, il giorno più caldo con fermate della maggior parte delle aziende, quali Gruppo Aia, Coca Cola, Rana, Bauli, San Benedetto, San Pellegrino, Recoaro, Nestlè. In ballo il rinnovo contrattuale in un settore che non ha conosciuto crisi ma dove l’associazione datoriale propone un peggioramento delle condizioni di lavoro, esige più flessibilità e arretra sul salario.
Venerdì 29 gennaio nuovo sciopero (questa volta di 8 ore) di tutti i 35.000 lavoratori veneti della categoria con iniziative anche esterne.
Questi i primi dati resi noti da Flai Cgil, Fai Cisl, Uila Uil del Veneto sull’astensione dal lavoro odierna:
- Purina Nestlè Portogruaro Venezia, blocco totale della produzione adesione totale
- San Benedetto Scorzè Venezia e Paese Treviso blocco totale della produzione con una adesione del 100% tra gli operai, inferiore tra gli impiegati, per una media dell’80%
- San Pellegrino Padova blocco della produzione adesione al 100%
- Salumificio Martelli Padova blocco della produzione adesione 100%
- San Pellegrino Recoaro Vicenza blocco della produzione
- Cantine Pasqua di Verona: adesione alle stelle. L’amministratore delegato ha scritto una lettera a Confindustria perché si firmi al più presto il contratto
- Coca Cola Verona, primo turno, produzione bloccata
- Mister Day Verona adesione al 70%
- Montorsi Verona adesione totale 100%
- Vincenzi biscotti Verona adesione al 70%
- Bauli Verona produzione bloccata
Il dato conferma quello registrato nel corso dei primi scioperi di questi giorni che hanno visto adesioni altissime, a livelli mai raggiunti nel passato:
- Santa Margherita spa gruppo Zignago blocco della produzione e partecipazione del 100% allo sciopero di 4 ore;
- Birra Peroni blocco totale della produzione nelle 2 ore di sciopero il 20 e ulteriore blocco totale di produzione ili 21 con altre 2 ore di sciopero, adesione al 95%;
- Aia di Vazzola grande manifestazione di fronte ai cancelli e adesione allo sciopero all’80%;
- Motta Verona bloccata la produzione adesione al 90%
- Melegatti Verona blocco della produzione e pochi impiegati all’interno. Adesione all’80%
“Il vento soffia nella direzione giusta – affermano Andrea Zanin, Renzo Pellizzon, Nicola Storti, Segretari Generali Veneti di Flai Cgil, Fai Cisl, Uila Uil – Tutto fa prevedere per il 29 gennaio una grande partecipazione allo sciopero di otto ore. A questo punto se i gruppi industriali e le aziende che contano in Federalimentare alzano la voce e si fanno sentire, possiamo ancora concludere in tempi brevi un buon contratto; in caso contrario continueremo con la lotta.
Federalimentare – riferiscono i sindacalisti – insiste sull’idea di un contenimento dei costi da realizzarsi attraverso la sovrapposizione dei cicli negoziali (nazionale e di secondo livello che si condiziona all’ invarianza dei costi) destrutturando in questo modo la contrattazione decentrata, quella aziendale e territoriale. Inoltre dichiara di non voler concedere aumenti nel 2016, chiede l’abolizione degli scatti di anzianità anche per i nuovi assunti, il congelamento del premio di produzione, l’aumento della flessibilità.
Eppure l’industria alimentare ha mantenuto in questi anni buoni risultati dal punto di vista delle vendite ed i dati sui bilanci aziendali lo confermano. Nei quattro principali comparti del Veneto (dolciario, bevande, avicolo, lattiero caseario), seppure costantemente esposti a forte competizione sia a livello nazionale che estero, dal 2011/2015 il fatturato è cresciuto così come l’occupazione”.