Sono in sciopero oggi, 1 dicembre, i lavoratori degli appalti di pulizie e lavanderie della sanità del Lazio. Lavoratrici e lavoratori, circa 10mila, che si occupano del delicato compito della santificazione di ambienti delicatissimi, come le sale operatorie. La protesta, promossa unitariamente da Cgil, Cisl e Uil, è rivolta contro "l'ennesima spending review" realizzata con la legge di stabilità che porterà a un "taglio del 5% degli appalti già in essere", traducibile "in 200 milioni di euro in meno sui servizi erogati" che si ripercuoteranno sui lavoratori, "molto dei quali hanno già subito tagli di orari e stipendio e sono sotto contratto di solidarietà".
Uno sciopero unitario del settore sanità organizzato da Cgil, Cisl e Uil, che manifesteranno "in almeno 500" sotto la Regione Lazio per difendere il posti di lavoro e salvaguardare il contratto. "Le aziende, per poter lavorare nella sanità, devono partecipare a gare di appalto che attualmente sono esclusivamente al massimo ribasso e nel giro di poco tempo i contratti aggiudicati hanno visto ben tre spending review. La legge di stabilità che sta per entrare in vigore comporta un ulteriore taglio del 5%", spiegano i sindacati.