I lavoratori italiani sono fra i meno pagati in Europa. Un salariato italiano, a parità di condizioni, guadagna circa la metà di quanto guadagnano i suoi colleghi in Germania, o in Lussemburgo, o in Olanda. Addirittura, viene pagato quasi un terzo del salariato danese. E un po' meno di spagnoli e ciprioti. Lo dice il Corriere della Sera, riportando i dati dell'Eurostat, l'agenzia europea di statistica sugli stipendi medi lordi annuali riferiti ad aziende con più di 10 dipendenti nel campo dell'industria, delle costruzioni, dei servizi e del commercio. L'Italia si colloca con i suoi salari al dodicesimo posto dell'Eurozona, a stento supera il Portogallo, Malta, la Slovenia e la Slovacchia.
Lo stipendio annuo, lordo, che l'Italia offre ai suoi lavoratori è in media di 23.406 euro, mentre la Germania arriva a 41.100 euro; il Lussemburgo a 48.174, l'Olanda a 44.412, la Francia a 34.132 euro. La Grecia, prima dell'allarme bancarotta e della grande stangata che ne è seguita, stava a quota 29.160 e ora è precipitata a 11.064 euro (922 euro al mese). In testa a tutti veleggiano la Danimarca (56.044), e la Norvegia che ancora non fa parte della Ue (51.343).
Salari, Italia peggio di Cipro secondo Eurostat
27 febbraio 2012 • 00:00