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Alla fine lo sgombero è arrivato. I migranti, sgomberati i giorni scorsi dallo stabile di via Curtatone – occupato dal 2013 – sono stati cacciati anche dai giardinetti di piazza Indipendenza dove si erano accampati. Cariche, momenti di tensione e, come denunci l'Unicef, tanti bambini terrorizzati dagli idranti utilizzati dalle forze dell'ordine.
Duro il giudizio della Cgil di Roma e Lazio: "È semplicemente sconcertante che l’unica azione visibile delle istituzioni nei confronti dei migranti sgombrati da via Curtatone sia quella compiuta oggi: persone inermi, inginocchiate, con le braccia alzate, allontanate con gli idranti dalle forze dell’ordine", commenta Roberto Giordano della segreteria regionale.
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"Non è certo questo il modo di affrontare un fenomeno complesso e delicato qual è quello delle migrazioni – aggiunge Giordano –. Lo abbiamo già detto, ma non ci stancheremo di ripeterlo: tutte le istituzioni (Regione, Comune, ministero Interno, del Lavoro, della Salute) si coordinino per offrire una soluzione duratura e condivisa ai problemi creati dagli sgomberi e lavorino celermente per offrire un’accoglienza dignitosa e rispettosa del diritto a chi fugge dalle guerre, dalla fame, dalle persecuzioni".
La Cgil assicura: "Noi continueremo a fare la nostra parte, assieme a tante associazioni di volontari e semplici cittadini che da anni danno il loro sostegno a chi è in condizioni di difficoltà. Ma vogliamo essere chiari: il volontariato, l’assistenza offerta da tante persone di buona volontà non bastano più; in mancanza di un intervento strutturale degno di un paese civile e democratico, tutto il resto rischia di diventare una copertura ipocrita alle gravi carenze delle istituzioni".