"Mentre il Governo continua a rassicurare gli enti locali che il Def non colpirà i servizi e le prestazioni per i cittadini, l’incontro tra Mef e Anci certifica che la città metropolitana di Roma neocostituita è già a rischio sopravvivenza: la volontà di rinnovare e modernizzare il sistema dei trasporti, i flussi di popolazione, l’ambiente, lo sviluppo economico dell’area vasta che ruota intorno a Roma Capitale e lo stesso destino professionale di molti dipendenti sono in pericolo sotto la mannaia di un taglio di 87 milioni solo per il 2015". Così, in una nota, il segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio Claudio Di Berardino.
"Fuori dalla cortina fumogena di una razionalizzazione che non ha più riferimenti certi (ci sono ancora superstipendi, poltrone o macrogettoni da sopprimere?) - prosegue Di Berardino - resta solo la diminuzione o la cancellazione della qualità e quantità delle funzioni essenziali che la nuova area metropolitana è chiamata a svolgere e che la legge Del Rio le assegnava. Il sindaco Marino sostiene che a Roma, Napoli e Firenze serve uno 'sconto' sul taglio di circa 27 milioni complessivi per rendere il Def almeno a misura del loro futuro e per questo chiederemo immediatamente un incontro chiarificatore sulle prospettive di bilancio che emergeranno dalla conclusione del confronto con il Governo. Risulta paradossale che, mentre si parla dell’esistenza di un tesoretto idoneo a sanare le maggiori criticità per i cittadini, siano ancora questi ultimi a pagare dazio".
Roma: Cgil, città metropolitana a rischio
17 aprile 2015 • 00:00