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Entro il nuovo anno riaprirà la ex Irisbus di Valle Ufita, chiusa dalla Fiat di Sergio Marchionne a fine 2011 e sarà a guida Cinese. Lo stabilimento farà parte infatti di un nuovo polo industriale degli autobus (Industria italiana autobus, Iia in sigla) presentato alle istituzioni e ai sindacati dagli investitori cinesi di King Long (primo produttore di autobus al mondo), in un incontro al Ministero dello Sviluppo economico a cui hanno partecipato anche rappresentati del gruppo Fiat e di Finmeccanica (che sarà parte della newco nella quale confluirà la Breda Menarini Bus di Bologna).
La newco dovrebbe assorbire le attività e tutti i lavoratori dei due produttori nazionali di pullman (Irisbus e Breda), in totale 500 persone, e sarà controllata all'80-85% dalla filiale nazionale del primo produttore di autobus al mondo, la King Long. Finmeccanica manterrà invece una quota di minoranza ancora da definire tra il 15-20%.
La società – riferisce l'Ansa - vedrà la luce entro fine maggio, quando si avvierà la prima fase del progetto che prevede l'incorporamento di Breda Menarini. A settembre inizierà invece acquisizione dell'impianto avellinese.
I sindacati hanno manifestato una prudente soddisfazione per il progetto, in attesa di dettagli sul piano industriale, gli investimenti e le garanzie occupazionali. La Fiom dà un giudizio “positivo” sul ruolo svolto dal governo, ma nel merito attende gli incontri di approfondimento fissati per il 13 e 17 giugno. Le linee guida presentate, ha detto Rosario Rappa, segretario nazionale Fiom, “necessitano di ulteriori approfondimenti e confronti, a partire dal volume di investimenti, ricadute occupazionali e relative garanzie che il Governo deve rendere esplicite, assicurando il suo ruolo di garante". "Il progetto presentato- conclude - non è quello che la Fiom persegue di costituzione di un polo pubblico nazionale dei trasporti".