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“La spirale violenta e ormai fuori controllo nei confronti di immigrati, con evidente connotazione razzista, impone una seria e non rimandabile azione di contrasto. È necessario rispondere con unità e compattezza al tentativo di marginalizzazione e alla brutalizzazione del ‘diverso’”. È quanto dichiara il segretario confederale della Cgil, Giuseppe Massafra, in seguito alle due aggressioni avvenute ieri, a Napoli e Pistoia, contro un ragazzo senegalese e un giovane immigrato ospite della comunità di Vicofaro.
Per il dirigente sindacale, “il clima è diventato insostenibile, alimentato dagli attacchi a chiunque esprima diversità culturale e di pensiero, e ciò che indigna ancor di più è che questo sia legittimato a livello istituzionale. Negare quanto sta avvenendo, fino all'ultima sconcertante proposta del ministro della Famiglia, Lorenzo Fontana, di abrogare la legge Mancino, equivale ad esserne corresponsabili. Si continua a soffiare sul fuoco – aggiunge il sindacalista –, senza rendersi conto che l’incendio che sta divampando è ormai fuori controllo. Una propaganda contro lo straniero per crescere nei consensi, che sta sviluppando una spirale di violenza dal basso che non ha più argini”.
“Sono urgenti una nuova resistenza e un’insurrezione delle coscienze prima che sia troppo tardi. Si tratta di compiere una scelta: abbandonarsi alla deriva violenta della società o affermare una nuova cultura spostando l’attenzione dal conflitto sociale che si è determinato fra gli ultimi e i penultimi, e riportando al centro le persone e i loro diritti. Si tratta – conclude l’esponente Cgil – di compiere una scelta umanistica per evitare la barbarie”.
Gli episodi di razzismo e xenofobia nel nostro Paese si susseguono senza tregua. Dal primo episodio, il più grave, risalente alla notte tra sabato 28 e domenica 29 luglio, ad Aprilia, conclusosi con la tragica morte di un cittadino marocchino, spirato a seguito di un inseguimento in auto e al susseguente pestaggio da parte di due incensurati. Fino all’ultimo episodio avvenuto nella serata del 2 luglio, a Napoli, dove un venditore ambulante, Cissè Elhadji Diebel, 22 anni, senegalese, in Italia con permesso di soggiorno, è stato ferito a una gamba da due sconosciuti con un colpo di pistola. L'immigrato si trovava in compagnia di due amici, in strada, quando è sopraggiunto uno scooter con a bordo due persone: secondo quanto riferito dai compagni della vittima i due erano di pelle bianca, e uno di loro ha esploso alcuni colpi di pistola, uno dei quali ha colpito a una gamba il senegalese. Il giovane non è in pericolo di vita, ma sarà sottoposto a intervento chirurgico per l'estrazione del proiettile, rimasto conficcato nell'arto.
Immediata la reazione della Cgil locale che ha subito organizzato una manifestazione antirazzista. "Ci lascia sempre più esterrefatti e indignati quanto sta accadendo nel nostro Paese e a nella nostra città. Il clima di odio ha investito anche Napoli, da sempre città accogliente e solidale", affermano il segretario generale della Camera del lavoro metropolitana di Napoli, Walter Schiavella e la segretaria della Cgil di Napoli, Cinzia Massa. La Camera del lavoro "esprime la propria condanna verso il vile attentato e manifesta serie preoccupazioni per l’accrescere di violenze inaudite, alimentate da un clima esasperato sempre più incline al disprezzo e all'intolleranza verso gli immigrati".
Quasi in contemporanea con il fatto di Napoli, gli spari contro un immigrato a Pistoia. Uno o due colpi di pistola, accompagnati da un epiteto razzista, sarebbero stati esplosi il 2 agosto, intorno alle 23, contro un migrante ospite della parrocchia di Vicofaro (Pt), che è rimasto illeso. Ne dà notizia il parroco, don Massimo Biancalani sul suo profilo Facebook. "Due giovani italiani al grido 'negri di merda' – scrive il sacerdote – hanno sparato colpi di arma da fuoco in direzione di uno dei nostri ragazzi migranti".
Il segretario generale della Cgil Toscana, Dalida Angelini, ha dichiarato: "Si tratta di un gravissimo episodio, che rappresenta un segnale molto preoccupante dell’accentuarsi di fenomeni di razzismo che una campagna politica irresponsabile contro i migranti rischia di far degenerare. In una regione come la Toscana, tradizionalmente accogliente e solidale, un clima così brutto come questo sui migranti non c’era mai stato, per lo meno da tantissimo tempo. Per questo chiediamo alle istituzioni e alle autorità di reagire e ribadire con forza che tali episodi non sono tollerati e saranno perseguiti con tutta la necessaria determinazione".