“La cura europea è molto semplice. Siccome nel mondo nessuno, salvo Cina e Stati Uniti, è immune da questi attacchi, per riacquistare la sovranità persa bisogna conferirne a una Unione abbastanza grande che sia capace di resistere, l'Unione europea. Non c'è mica scelta: o sei grande o non resisti. Non si attaccano gli Stati Uniti perché sono un cane grande? Bene anche l'Europa deve diventarlo”. Romano Prodi non ha dubbi. Intervistato da La Stampa all’indomani dello tsunami greco e della vittoria di Hollande, rilancia la ricetta europea come unica via d’uscita dalla crisi. Ricetta europea che vuol dire: “Eurobond, rafforzamento della Banca centrale, politica energetica comune e poi potremmo continuare ancora a lungo. Il problema è volerle queste cose”. La vittoria di Hollande cambierà lo stato delle cose. “Sicuramente – spiega Prodi – servono piattaforme comuni tra Italia, Spagna e Francia, accettate dalla Germania”. E anche la Merkel deve cambiare: “Perché anche la Germania da qualche mese è in crisi anche lei, sostanzialmente va a zero. Certo, la Merkel ragiona sui tempi brevi, ma ora è arrivato il tempo di guardare oltre l'angolo”.
Prodi, più potere all’Europa e politiche vere per la crescita
8 maggio 2012 • 00:00