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“Abbiamo registrato attorno a noi grande solidarietà e tanti impegni. Adesso dobbiamo passare a riscuotere. Governo e forze politiche devono essere conseguenti. L'azienda deve sentire la giusta pressione del Paese e deve correggere gli errori. Dall'esecutivo sono venute prese di posizione importanti e adesso c'è bisogno di azioni”: così ha detto oggi Emilio Miceli, segretario generale Filctem, davanti ai cancelli dello stabilimento K-Flex, portando la solidarietà della sua organizzazione alle lavoratrici e ai lavoratori in presidio permanente da oltre quaranta giorni.
La K-Flex è un'azienda, di proprietà italiana, leader mondiale nella produzione di isolanti termici e acustici, che ha oltre 2.000 dipendenti nelle undici sedi produttive dislocate in Europa, Asia e America, con un fatturato in continua crescita: com'è noto, ha comunicato il licenziamento collettivo di 187 lavoratori dello stabilimento di Roncello (Monza), su un totale di 243, e la chiusura di tutte le attività di produzione nel nostro Paese.
“Un'azienda italiana – prosegue il dirigente sindacale – non può intascare finanziamenti pubblici dalla Cassa depositi e prestiti, licenziare lavoratori e andarsene poi in Polonia, delocalizzando la propria produzione. Sbaglia il governo allora a finanziare le imprese che intendono internazionalizzarsi, se alla fine il prezzo è la scomparsa dell'industria italiana? Ovviamente no, ma c'è bisogno che gli imprenditori sentano la responsabilità per le prospettive del Paese. Senza questo, c'è solo l'interesse personale al profitto, che non è un problema nazionale e non giustifica interventi pubblici".
Al ministero dello Sviluppo economico (incontro previsto per il 15 marzo) "vogliamo un confronto significativo per chiedere di scongiurare i licenziamenti annunciati dall'azienda, mantenendo la produzione in Italia. I lavoratori stanno dimostrando, con una dura lotta, che è possibile resistere a scelte aziendali sbagliate!”, conclude l'esponente Cgil, ricordando che il 14 marzo si terrà, sotto la sede di Assolombarda, una manifestazione a cui sono invitati tutti i cittadini e i lavoratori, istituzioni comprese.
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