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“Anche quest’anno, nel ricordare le vittime della strage fascista del 28 maggio 1974 in piazza della Loggia, torniamo a chiedere che sia fatta piena luce su quella ferita per la democrazia: dopo le condanne dello scorso luglio è necessario che la giustizia completi il suo corso”. Così una nota della Cgil nazionale nel 42° anniversario dell’attentato a Brescia, dove durante una manifestazione unitaria dei sindacati contro il fascismo, un ordigno esplosivo uccise otto persone, di cui cinque attivisti della Cgil, e ne ferì oltre un centinaio.
“È necessario tenere viva la memoria e non abbassare la guardia contro il terrorismo e ogni minaccia alla democrazia e alla convivenza civile – prosegue la nota – ma dopo 42 anni è doveroso arrivare ad una chiara individuazione delle responsabilità, non solo politiche ma anche materiali”.
“La sentenza della Corte d’Assise d’appello di Milano del 22 luglio 2015, che ha condannato all’ergastolo l’ordinovista Maggi e la fonte dei Servizi segreti Tramonte, ha stabilità l’indispensabile verità giudiziaria, questa deve essere completata individuando i nomi degli autori di quella atroce strage”. “Lo si deve alle vittime, ai familiari e alla qualità della nostra democrazia”, conclude la Cgil.