PHOTO
La crisi dell’auto riguarda anche la Francia. I vertici del gruppo PSA (Peugeot-Citroen) e di Renault minacciano di chiudere stabilimenti e ridurre gli organici, se non ci sarà un abbattimento del costo del lavoro consentito e facilitato dal governo. Sono scesi in campo il presidente di Renault Carlos Ghosn, in un’intervista al quotidiano Le Figaro, e l'amministratore delegato di Peugeot-Citroen, Philippe Varin, in un'intervista a Les Echos.
Tra pochi giorni apre il Salone dell’auto di Parigi e i due costruttori francesi fanno i conti con la crisi e il forte calo delle vendite di automobili in Europa. Al Figaro Ghosn dichiara di prevedere un calo delle vendite dell'8 per cento in Europa nel 2012 e un ulteriore “leggera flessione” nel 2013. Il mercato europeo dell'auto “è in sovracapacità, e lo resterà”, quindi “in questo contesto, è evidente che ci sono un certo numero di stabilimenti da chiudere”: così, invece, Philippe Varin, a Les Echos. Il presidente di PSA ha anche annunciato l’intenzione di chiudere uno stabilimento di assemblaggio a Parigi e di tagliare 8mila posti di lavoro. Secondo Varin anche altri produttori saranno costretti a chiudere le fabbriche.
Nel primo semestre del 2012 PSA ha perso 819 milioni di euro. Mentre i rivali della Volkswagen, la più grande casa automobilistica europea, pur non aspettandosi un recupero del mercato per altri “uno o due anni” (ha dichiarato il presidente VW Martin Winterkorn), nel 2012 punta comunque a eguagliare il suo record del 2011 di 11,3 miliardi di euro di profitti.
Secondo i francesi, i tedeschi avrebbero il vantaggio di poter ridurre i costi sfruttando una maggiore flessibilità nel lavoro.”E' estremamente importante poter ridurre le tasse sui salari dei lavoratori dell'industria”, ha detto Varin nel chiedere una riduzione del costo del lavoro intorno al 5-10 per cento.
La Fiat, altro malato europeo, nel frattempo ribadisce che non chiederà aiuti di Stato. “Non cerchiamo aiuto né dall'Italia né dall'Europa”. Lo ha detto l'amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne parlando al Salone di Parigi.