"Il Ministro Sacconi annuncia un aumento delle pensioni a coloro che hanno redditi più bassi, come fosse una sua 'regalia'. Ma tutti ricordano che questo governo per i pensionati ha inventato solo la 'social card', che doveva dare una risposta ai bisogni di oltre 1.300.000 persone: invece il numero dei beneficiari si è fermato a meno di 400.000. Gli altri, poveri erano e poveri sono rimasti!". E' quanto scrive in una nota lo Spi Cgil di Imperia.
Il sindacato dei pensionati della città ligure ricorda poi che "l'aumento previsto dal 1° luglio, come già nei due anni scorsi, arriva solo grazie all'accordo Governo Prodi e Sindacati (L. 3 agosto 2007 n° 127) e spetta a coloro che hanno compiuto 64 anni, con redditi mensili entro i 686,84 euro; l'aumento è esente dalle tasse, è proporzionale agli anni di contributi versati, non influisce sul diritto e sulle quote dell'integrazione al minimo".
"Con versamenti di contributi fino a 15 anni spettano €. 336,00 - spiega ancora lo Spi - , con versamenti di contributi da 15 a 25 anni spettano €. 420,00 e con versamenti di contributi oltre i 25 anni spettano €. 504,00 (per gli ex lavoratori autonomi, gli anni di contributi previsti sono invece 18, 18/28, oltre 28, con i medesimi importi e soglia di reddito)".
Infine, lo Spi di Imperia ricorda che "le lotte e le manifestazioni dello SPI, della CGIL ed unitarie per estendere la 'quattordicesima' anche a coloro che hanno pensioni fino a 1.200 euro al mese sono ancora senza risposte da parte di questo governo".
Pensioni: Spi-Cgil Imperia, aumenti solo grazie governo Prodi
2 luglio 2009 • 00:00