Prosegue la campagna informativa su previdenza pubblica e complementare promossa dalla Filctem Cgil di Fermo in collaborazione con il patronato Inca Cgil. Dopo l'ottima partecipazione ed il grande interesse dimostrato dalla cittadinanza alle prime due assemblee pubbliche di Porto Sant'Elpidio e Montegranaro, prossimo appuntamento in programma a Monte Urano venerdi' 6 novembre ore 21 presso la sala comunale.
Ripercorreremo l'evoluzione normativa dal 1992 fino alla cosiddetta “riforma Fornero”, quindi il passaggio cruciale dal sistema retributivo al sistema contributivo.
Gli effetti della crisi, la precarizzazione del mercato del lavoro influiscono negativamente sulla continuità della contribuzione previdenziale, per questo riteniamo indispensabile per tutte le lavoratrici ed i lavoratori avere una adeguata informazione su questi temi, con un occhio di riguardo ai più giovani i quali, proprio per la discontinuità contributiva e l'introduzione del sistema di calcolo contributivo, avranno pensioni molto basse mediamente intorno ai 450 euro.
Per questo ci occuperemo anche di previdenza complementare, una opportunità, in particolare per i più giovani, che può consentire di limitare gli effetti negativi sul reddito da pensione. Faremo un focus sul fondo di previdenza complementare del sistema tessile abbigliamento calzaturiero Previmoda, allo scopo di verificare, dopo circa quasi 20 anni dalla propria nascita, quali prestazioni, rendimenti ed opportunità potrà garantire ai futuri pensionandi. Purtroppo nelle Marche si riscontra una adesione ai fondi di previdenza complementare inferiore alla media nazionale. Dati emersi nel corso dell'attivo unitario svoltosi ad Ancona il 30 ottobre, sulla previdenza complementare in collaborazione con Previmoda, ci dicono che solo il 7% dei lavoratori del settore moda hanno aderito al fondo complementare. Questi dati ci confermano la necessità di proseguire con queste campagne informative.
Le Assemblee saranno altresì una importante occasione di confronto con la nostra rappresentanza, vista la vertenza lanciata dalla Cgil Nazionale contro l'attuale sistema previdenziale iniquo, che costringe a lavorare fino 70 anni, che non consente il turnover quindi l'accesso al mondo del lavoro ai più giovani, che riteniamo necessario riformare profondamente. Prima tappa della mobilitazione sono stati i presidi svolti in tutta Italia davanti le prefetture il 15 ottobre, l'inizio di una serie di iniziative di lotta che proseguiranno fino a quando non verrà riformato l'attuale impianto normativo sulla previdenza pubblica.
* Segretario generale Filctem Cgil Fermo