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È andato bene l’incontro di questa mattina tra i sindacati dei pensionati e il ministro Poletti all’indomani della conversione in legge, da parte del Senato, del decreto emanato dal governo per rispondere alla sentenza della Consulta che aveva dichiarato incostituzionale il blocco delle pensioni disposto dalla riforma Monti Fornero. Non si è parlato “solo” del blocco in senso stretto, ma di temi importanti legati alla vita di tanti cittadini: la povertà, la non autosufficienza, la rivalutazione degli assegni. Al termine dell’incontro lo stesso ministro ha dichiarato che si apriranno due tavoli: uno strettamente previdenziale e l’altro sulle questioni sociali.
"È necessario ripristinare per tutti i pensionati la tutela del potere d'acquisto: bisogna rimettere mano alla rivalutazione annuale perché non succeda più come con la Monti-Fornero”, così ha commentato a caldo il segretario generale dello Spi-Cgil, Carla Cantone, che ha dato un giudizio positivo dell’appuntamento di oggi e ha ribadito l’importanza dei due tavoli “conquistati” dai sindacati: "Il primo – ha spiegato – si occuperà del tema del reddito, quindi della rivalutazione degli assegni e dell'aspetto fiscale, con un dibattito sulla no-tax area. Il secondo, invece, affronterà l'aspetto sociale con temi come la sanità, la povertà e non autosufficienza."
Per la sindacalista "c'è la volontà politica di tutte le parti di andare avanti: vedremo se saremo bravi a trovare un'intesa. Noi vogliamo contrattare con il governo perché bisogna dare risposte ai 16 milioni di pensionati italiani". Per Cantone "anche il metodo è importante: discutiamo insieme con consapevolezza unitaria".
Giudizi positivi anche dalla Uilp, che con il segretario generale Romano Bellissima ha dichiarato: "Il messaggio al Paese è che non è vero che le istituzioni sono tutte insensibili ai problemi della società". Secondo Bellissima, la decisione di creare dei tavoli specifici su varie tematiche “servirà a trovare risposte concrete, indicare le riforme necessarie e affrontare la questione della povertà e dell'invecchiamento della popolazione italiana, problema cui finora sono mancate risposte adeguate".
Per Attilio Rimoldi, segretario nazionale della Fnp Cisl, “bisogna garantire un reddito adeguato a tutti i pensionati in modo di far ripartire i consumi e di conseguenza la crescita economica. Questo lo scopo del lavoro avviato oggi dai sindacati pensionati nell'incontro al ministero del Lavoro”. Per Rimoldi, "abbiamo avviato un lavoro con il ministro e condividiamo l'idea di far ripartire i consumi e la crescita, salvaguardando il potere d'acquisto delle pensioni".
Da parte sua il ministro Poletti ha dato rassicurazioni ai sindacati di voler aprire un confronto sul tema della cosiddetta “flessibilità in uscita”, “ma prima abbiamo bisogno di andare più a fondo nella valutazione di merito. Ribadiamo che stiamo facendo una istruttoria". Il titolare del dicastero ha confermato ai giornalisti l’apertura dei due tavoli: il primo sulle pensioni l'altro sulle "tematiche sociali come la non autosufficienza". Per questi temi "ci sono dei limiti di risorsa, sono misure che rientrano in un contesto generale, le affronteremo per trovare soluzioni sapendo di avere come limite la legge di stabilità", ha spiegato Poletti.