Sul futuro del passante adesso c'è l'impegno assunto dall'assessore Marco Falcone per ottenere dalla Sis lo stop ai licenziamenti. In un incontro, che si è svolto oggi nella sede dell'assessorato Infrastrutture, alla presenza del dirigente generale Fulvio Bellomo e del capo di gabinetto del presidente della Regione, Carmen Madonia, i segretari provinciali di Feneal, Filca e Fillea hanno chiesto l'intervento diretto dell'assessore, al quale hanno fornito elementi utili per una valutazione completa dello stato dell'opera. Da domani, dopo quattro giorni di sciopero, gli operai torneranno al lavoro, mantenendo lo stato di agitazione.
Davanti ai sindacati degli edili, l'assessore ha preso l'impegno di chiedere al capo del consorzio Sis Dogliani la revoca della procedura di licenziamento, già avviata dall'azienda, e a istituire al più presto un tavolo di confronto con Rfi, Sis, tutte le istituzioni coinvolte e le organizzazioni sindacali, ai fini di proseguire in direzione del completamento dell'opera.
“Abbiamo puntualizzato che l'opera non verrà completata, perché il passante andrà a regime con un solo binario e non con due, come previsto nel progetto. Abbiamo voluto chiarire il senso delle dichiarazioni fatte nei giorni scorsi da Rfi e da Sis e sciogliere le contraddizioni emerse – dichiarano i segretari di Feneal, Filca e Fillea Palermo, Ignazio Baudo, Paolo D'Anca e Francesco Piastra –. Accettare l'opera completata con un solo binario significa aver buttato 800 milioni dalla finestra. Alla politica abbiamo chiesto di prendere atto di questo e di assumersi le proprie responsabilità. Il contratto di servizio stipulato tra Regione e Rfi verrebbe penalizzato fortemente, perché, almeno per il nodo ferroviario di Palermo, non arriveranno i nuovi treni previsti né ci sarà più posto per nuove assunzioni. Resterebbe carta straccia. Martedì prossimo l'assessore Falcone approfondirà con Rfi quanto da noi appreso. E ci terrà aggiornati per riconvocarci nell'arco della prossima settimana dopo i passaggi con Sis e Rfi”.