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I lavoratori che maturano i requisiti per l'accesso alla pensione con la normativa ex-Enpals (spettacolo, emittenza, sport) avranno l'amara sorpresa di scoprire che per riscuotere l'assegno dovuto passerà un anno circa dalla data di domanda di pensione. Lo denunciano Slc Cgil e Inca della Toscana che oggi, 10 dicembre, terranno a Firenze una conferenza stampa sul tema (ore 11.00 in Camera del Lavoro).
"Nel periodo intercorrente la cessazione del rapporto di lavoro e l'erogazione dell'assegno pensionistico - spiegano in una nota - oltre al doversi destreggiare con i problemi economici relativi alla totale mancanza di sostegno al reddito, si deve fare i conti con l'assenza di riscontro da parte dell'INPS circa l'andata a buon fine della pratica. Questi problemi sono comuni sia ai lavoratori, che esasperati cercano di avere informazioni in maniera autonoma, che agli operatori dei patronati, anch'essi non meno esasperati dalla sensazione di impotenza e dalle pressioni dei lavoratori ai quali non riescono, loro malgrado, a fornire indicazioni e risposte".
Slc e Inca lamentano la mancanza di risposte alle molteplici email di richiesta di informazioni e ai solleciti inviati. "Da quando l'ente previdenziale Enpals è confluito nell'Inps non c'è la possibilità di relazionarsi con operatori dedicati sul territorio - affermano - Tutte le pratiche e le istanze convergono alla sede di Roma, dove gli operatori sono pochi e spesso non hanno avuto l'opportunità di sviluppare appieno le competenze riguardanti un settore che, avendo proprie peculiarità, ha una normativa particolare per il conteggio dei requisiti pensionistici. Questa situazione non è più sostenibile ed è necessario trovare soluzioni per sostenere i lavoratori e le lavoratrici che si trovano in questa fase incresciosa e mettere in campo tutti gli strumenti per evitare che ciò possa ripetersi in futuro".