La Svizzera protesta per il suo inserimento nella lista grigia dei paradisi fiscali. Secondo il paese transalpilno, i criteri alla base della decisone dell'Ocse sono "deplorevoli". In un comunicato pubblicato a Berna, il presidente della Confederazione e ministro delle Finanze, Hans-Rudolf Merz, che detto che "la Svizzera non è un paradiso fiscale, rispetta sempre i propri impegni ed è disposta al dialogo".

Berna reputa poi "sorprendente" che la Svizzera, in quanto membro fondatore dell'Ocse, non sia stata coinvolta nelle discussioni in ordine all'allestimento di liste, anche perché - ricorda il governo federale - il 13 marzo scorso, il governo svizzero ha annunciato l'allentamento del segreto bancario.

Infine, la Svizzera annuncia che si adopererà affinché anche altri Paesi accrescano la trasparenza dei propri mercati finanziari, in particolare per quanto concerne gli strumenti che non sono stati presi in considerazione nell'elaborazione della lista Ocse.