Un tavolo di confronto permanente per monitorare spese, opere, progetti e durata degli interventi previsti nel Patto per Palermo. A dare il via libera, alla richiesta di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, è stato lo stesso sindaco Leoluca Orlando, in compagnia dell'assessore Emilio Arcuri, oggi all'incontro organizzato da sindacati e lavoratori. Durante il confronto, sono stati chiariti tempi e risorse disponibili per le opere cittadine, necessarie per risollevare il settore ma soprattutto i lavoratori, da troppo tempo in mezzo alla strada. L'amministrazione comunale ha indicato, con un cronoprogramma alla mano, somme e interventi a partire da quest'anno, e sino al 2023 (54 milioni nel 2017; 80 milioni nel 2018; 145 milioni nel 2019; 130 milioni nel 2020; 102 milioni nel 2021; 90 milioni nel 2022; 55 milioni nel 2023), contestando le azioni della Regione, che ha impedito l'avvio di opere fondamentali, come quelle del collettore fognario.
"Abbiamo apprezzato l'apertura del sindaco, attento alla crisi che ha colpito il settore dell'edilizia e lasciato senza soldi e lavoro centinaia di famiglie – dicono Ignazio Baudo, Antonino Crivello e Francesco Piastra, rispettivamente segretari generali di Feneal, Filca e Fillea Palermo –. Non usciamo ancora soddisfatti da quest'incontro, ma senza dubbio più motivati. L'amministrazione comunale, a differenza della Giunta Crocetta, ha scelto la via del confronto. Non ha ignorato le richieste e le proposte di sindacati e lavoratori. Adesso siamo pronti a incontrarci ogni mese, per capire modi e tempi di opere e interventi che riguardano la nostra città. Non c’è più tempo da perdere; solo nel centro storico, sono oltre mille gli edifici che hanno bisogno di manutenzione. Per non parlare degli interventi che riguardano la viabilità. Occorre rendere cantierabili subito queste opere e dare buona occupazione a migliaia di lavoratori, che da anni vivono senza stipendio”. Intanto, il 6 ottobre è in programma un'assemblea e il settore è comunque pronto a una mobilitazione.