“Pur sapendo che l'amministrazione si è impegnata a intervenire con una disinfestazione e a rimuovere il linoleum, i problemi che riguardano la pulizia dell'ospedale esistono, in diversi reparti". È quanto afferma Francesco La Barbera, responsabile aziendale all'ospedale Civico di Palermo per la Fp Cgil medici, intervenendo a proposito della denuncia sui reparti chiusi per l'invasione di formiche e scarafaggi.
"Da tempo, all'edificio 4 segnaliamo la puzza di fognatura che fuoriesce dai bagni, dai rubinetti, dai chiusini dei pozzetti. Le docce con i pannelli divelti sono inutilizzabili dai pazienti. I dipendenti non hanno uno spogliatoio vicino al posto di lavoro ma si cambiano in un posto buio e lontano dal reparto. E continuano ad esserci branchi di cani che aggrediscono nei viali soprattutto chi si sposta in moto”, continua il sindacalista.
La denuncia viene dalla Fp Cgil Palermo, “esterrefatta e dispiaciuta" per il disagio registrato all'interno del nosocomio. "Vigileremo per controllare che la situazione d'emergenza igienica rientri e auspica che il sistema dei servizi di pulizia all'interno dell'ospedale Arnas Civico venga reintegrato come prima e “non sempre più precarizzato a danno di pazienti e lavoratori”, prosegue il dirigente sindacale.
Tra le cause della proliferazione d'insetti e scarafaggi, denunciata dagli stessi pazienti, ci sarebbe, secondo le segnalazioni raccolte dalla Fp Cgil, la soppressione del turno serale di pulizia, affidato a ditte esterne con appalti sempre più al ribasso, per risparmiare sul costo del lavoro, e con personale “sfruttato e sottopagato”.
“L'aver eliminato un turno di pulizia provoca disagi fra i lavoratori, ed evidentemente la pulizia non viene più assicurata come dovrebbe – rileva il segretario Fp Cgil di Palermo, Giovanni Cammuca –. Nei turni serali c'è solo una squadra d'emergenza, che non può sopperire in contemporanea alle esigenze continue del pronto soccorso e a quelle dei reparti. Questo è uno dei risultati dei tagli continui alla spesa sanitaria. Nell'ultimo Def, è prevista una riduzione al 6,3% della spesa sul Pil. Mentre la Ue dice che dovremmo stare intorno al 6,7 e tendere al 7, noi andiamo sotto la media. E quando si taglia sui servizi di pulizia, oltre che sui lavoratori, questi sono i risultati”.
La riduzione delle risorse nella sanità è uno dei temi della giornata di mobilitazione di sabato 14 ottobre, organizzata a livello nazionale da Cgil, Cisl e Uil, che chiedono il progressivo incremento del finanziamento del Ssn per allineare il livello di spesa sul Pil alla media degli altri Paesi europei, e politiche di prevenzione, cura, riabilitazione adeguate al mutare dei bisogni di salute, e non tagli ulteriori alle risorse.