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"Stamattina, a Helsinki, la direzione di Nokia ha annunciato ai comitati aziendali europei di Nokia e Alcatel-Lucent, riuniti congiuntamente, il piano di ristrutturazione conseguente all’acquisizione di Alcatel-Lucent da parte di Nokia. Per l’Italia, sono stati annunciati 219 esuberi sui 1.480 dipendenti: una riduzione gravissima, dopo i pesantissimi tagli effettuati negli scorsi anni in entrambe le aziende. A livello europeo, gli esuberi annunciati sono quasi 4.000 su circa 34.000 dipendenti". Così la Fiom nazionale, in un comunicato.
L’azienda si è rifiutata di fornire un quadro complessivo del piano a livello mondiale. Per Umberto Cignoli, delegato Fiom e componente del comitato aziendale europeo di Alcatel-Lucent, “è un piano che, se attuato, rappresenterebbe l’ennesimo grave attacco occupazionale in uno dei settori cosiddetti 'tecnologicamente avanzati', un ulteriore passo nella dismissione di quel poco che resta dell’industria delle telecomunicazioni. A dispetto delle affermazioni aziendali, secondo cui i tagli precedenti servivano a mettere in sicurezza i residui posti di lavoro, vediamo che l’attacco all’occupazione non finisce mai. Non si tratta solo di una razionalizzazione di funzioni, conseguente alla combinazione delle due aziende: molti tagli derivano dalla delocalizzazione di importanti funzioni”.
Secondo Roberta Turi, della segretaria nazionale Fiom, "il sindacato richiama, per l’ennesima volta, il governo, e in particolare il ministero dello Sviluppo economico, ad attivarsi verso il vertice della multinazionale Nokia per contrastare i licenziamenti annunciati. Nei prossimi giorni si svolgeranno le assemblee, in cui le lavoratrici e i lavoratori, insieme alle organizzazioni di categoria, valuteranno la situazione e le iniziative da prendere".