“Mentre Farmindustria promuove giustamente l'innovazione nelle produzioni di settore, a Catania è stato smantellato un laboratorio d'eccellenza. Ecco perché i lavoratori della Myrmex protesteranno dietro i cancelli della Pfizer: per ricordare cosa accade nella dura realtà di una metropoli del Sud”.
L'appuntamento per quello che viene definito dai segretari della Filctem, Jerry Magno e Giovanni Romeo, e dal segretario generale della Cgil, Giacomo Rota, “il più amaro tra i sit in di protesta” è fissato per domani venerdì 11 maggio alle ore 9,30 alla sede Pfizer di via Franco Gorgone, nella zona industriale di Catania; con i rappresentanti sindacali delle due sigle ci saranno gli 80 ricercatori della Myrmex, abbandonati al loro destino dalla Regione Sicilia, nonostante le promesse risalenti al dicembre dello scorso anno, e poi rinnovate con più fermezza poche settimane fa.
Dentro i locali della sede etnea della multinazionale si terrà un importante forum con il presidente della Regione, Nello Musumeci, il presidente Pfizer, Massimo Visentin, e lo stesso direttore dello stabilimento Pfizer di Catania, Giuseppe Campobasso.
“Questi lavoratori e questo territorio vivono una grave contraddizione. Da un lato si invoca l'innovazione nel settore farmaceutico, e lo si fa a ragion veduta visto che questa città ne ha tutte le potenzialità – concludono Magno, Romeo e Rota –, dall'altro si smantella un laboratorio di ricerca storico e le istituzioni stanno a guardare, tra una promessa e l'altra. Ci saremo e soprattutto ci saranno i ricercatori licenziati, ai quali non viene permesso neppure di riavviare con i propri mezzi economici l'attività. Non possiamo far finta che a Catania non stia accadendo nulla”.