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Mentre in Europa si segna un'altra tappa verso il riconoscimento dei diritti di associazione sindacale ai lavoratori e alle lavoratrici dei corpi militari, "in Italia si va in direzione opposta". Così Gianna Fracassi, segretaria confederale della Cgil. "Lo scorso 22 novembre infatti - spiega - il Parlamento Europeo ha approvato una Risoluzione sulla Difesa Comune con la quale 'invita gli Stati membri a riconoscere, in particolare, il diritto del personale militare a formare e aderire ad associazioni professionali o sindacati e a coinvolgere tali attori in un regolare dialogo sociale con le autorità'. Un atto importante - sostiene Fracassi - che si aggiunge a quanto già ampiamente riconosciuto dalle svariate pronunce della Ced (Convenzione europea dei diritti dell'uomo) e del Comitato Europeo dei diritti sociali".
Se in Europa vengono fatti passi avanti su questo fronte, nel nostro Paese si torna indietro, denuncia la dirigente sindacale. "La militarizzazione forzata del Corpo forestale dello Stato, che contrasteremo sul versante legale, per questi lavoratori e lavoratrici oltre alle conseguenze di natura professionale ha come effetto anche la cancellazione dei diritti sindacali. La libertà di associazione sindacale - sottolinea - è infatti vietata per tutti coloro che transiteranno presso l'Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza".
"Riteniamo che tutto ciò, oltre che ingiusto, non sia coerente con quanto avviene nel resto d'Europa", prosegue la segretaria confederale, annunciando che "la Cgil nei giorni scorsi ha presentato un ricorso al Comitato Europeo dei diritti sociali per rivendicare il diritto alla costituzione di associazioni sindacali nel Corpo della Guardia di finanza". Da parte loro "governo e Parlamento prendano atto dell'evoluzione del dibattito sulla democratizzazione e la rappresentanza nei corpi militari e, anche alla luce della risoluzione del Parlamento Europeo, si apra il percorso legislativo per riconoscere loro la libertà di associazione sindacale, libertà costituzionalmente garantita a tutti i cittadini", conclude Fracassi.