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Continua il braccio di ferro tra la società farmaceutica Spa di Milano e i lavoratori, anche dopo la manifestazione del 29 marzo, in cui tanti si sono astenuti dalla prestazione lavorativa, con presidio sotto la sede dell’azienda. Nei giorni scorsi, ci sono stati contatti tra il management e la Filctem, un incontro con la Rsu per verificare le condizioni per uno stop alla procedura di licenziamento individuale dei lavoratori, che permettesse di aprire una nuova fase di dialogo, finalizzata al raggiungimento di accordi che, attraverso l’ausilio di strumenti adeguati, fossero in grado di salvaguardare il gruppo e l’occupazione. L'azienda però ha optato alla fine per il licenziamento del più anziano Rsu aziendale, forse - scrive in una nota la Filctem Cgil - reo di essere troppo 'agitato'.
“L’atteggiamento di scarsa sensibilità mostrato nelle relazioni sindacali dall’azienda – afferma Sergio Cardinali, della Filctem nazionale –, sta producendo una altrettanto determinata opposizione delle maestranze. Noi reputiamo sbagliato l’utilizzo di strumenti come il licenziamento individuale dei lavoratori per motivi economici, laddove si continuano a produrre utili e dividendi per gli azionisti. La battaglia per la nuova Carta dei diritti deve necessariamente partire dalla difesa dei posti di lavoro, soprattutto in tutte quelle aziende in cui i bilanci sono in attivo”. Per mercoledì 12 aprile è prevista un'assemblea della Filctem nella sede milanese con i lavoratori dell’azienda, per decidere come mettere in campo ulteriori iniziative a sostegno della vertenza aperta.