Ci sono voluti un anno di presidio e di mobilitazioni dei lavoratori della Jabil per fare in modo che le istituzioni (in questo caso, il ministero dello Sviluppo, la Regione Lombardia e la Provincia di Milano) si pronunciassero formalmente sul destino del sito industriale di Cassina de Pecchi (in provincia di Milano). È successo oggi con la presentazione, nella sede della Provincia, del protocollo di intesa dal titolo “Iniziative a tutela della vocazione del sito industriale Nokia Siemens Networks di Cassina de Pecchi”.

“Meglio tardi che mai – commentano i delegati della Jabil –. Certo, se le istituzioni si fossero impegnate prima, quando lo stabilimento era in attività e i lavoratori non erano ancora stati licenziati… Comunque, il protocollo è un passo importante, perché ora è più complicato per Nokia Siemens Networks speculare sull’area”. È proprio così, perché le istituzioni che il 29 giugno hanno firmato l’intesa, definendo strategico il “polo produttivo di Cassina de Pecchi” e ribadendo la vocazione industriale dell’area, si impegnano a “sostenere le attività di sviluppo industriale” e l’occupazione.

“Ora – concludono i lavoratori della Jabil – quel che sta scritto sulla carta si deve trasformare in azione concreta. Noi siamo in lotta da oltre un anno. Il fatto che anche i rappresentati della Provincia, oggi, si siano pronunciati contro l’uso della forza contro il presidi è importante. Per quanto ci riguarda la mobilitazione continua”.