“Questo territorio difficilmente potrà dare risposte agli immigrati richiedenti asilo, tranne che il governo non vari un programma strutturale che dia grandi opportunità qui di lavoro non solo a loro, ma anche alle popolazioni locali”. A dirlo è il sindaco di Mineo, Giuseppe Castania, che ha accolto, assieme al vicesindaco Maurizio Siragusa, i primi migranti nel ‘Villaggio della solidarietà’ allestito nella piccola città in provincia di Catania per affrontare l’emergenza degli sbarchi a Lampedusa. “Dopo le prime settimane in cui qui gli sembrerà un paradiso - ha proseguito Castania - e sicuramente cominceranno a chiedersi 'io ora uscirò’, ma quali saranno le aspettative di integrazione, di avere un lavoro, una famiglia?”.
“I timori della popolazione riguardano una percentuale che il governo ha quantificato intorno al 30 per cento delle persone ospitate nei Cara - ha continuato Castania - che non riesce a concludere il percorso per l'ottenimento dello status di rifugiato politico. Qualcuno viene colto in flagranza di reato e viene rimpatriato, altri fuggono e non si trovano più. Il trenta per cento di duemila è seicento persone; un numero che prospetta un problema di ordine pubblico. Tutto dipende - ha concluso - dal numero di migranti che saranno ospitati, da come saranno assistiti in questo villaggio: chi si sente trattato bene e intravede la possibilità di un processo di inclusione ed integrazione non ha motivo di delinquere”.
Migranti: sindaco Mineo, temo per ordine pubblico
Trasferiti i primi stranieri nel centro d'accoglienza
18 marzo 2011 • 00:00