Sono migliaia in Sicilia gli immigrati che, a causa della crisi economica, hanno perso il lavoro e rischiano l'espulsione. E migliaia quelli che lavorano in nero, soprattutto in edilizia, in agricoltura e nei servizi, sottopagati, senza diritti e talvolta in condizione di quasi schiavitù. Lo denuncia la Cgil Sicilia che giovedì, nell'ambito della giornata nazionale di lotta del sindacato per denunciare la condizione in cui vivono i migranti nel paese, ha organizzato presidi davanti le prefetture di quattro città: Palermo, Ragusa, Trapani e Messina. A Palermo l'iniziativa è alle 17. Cgil Sicilia e Camera del lavoro di Palermo hanno chiesto un incontro al Prefetto.