Citando una lunga lista di norme del diritto italiano e comunitario e facendo riferimento ad un recente rapporto del Human Rights Watch, la Chiesa ritorna a parlare di migranti. E come al solito lo fa attraverso monsignor Agostino Marchetto, segretario del Pontificio Consiglio per la Pastorale delle Migrazioni. Marchetto è tornato a puntare il dito sui respingimenti in mare degli immigrati in una nota diffusa oggi (9 aprile).

“Nessuno può essere trasferito, espulso o estradato verso uno Stato dove esiste il serio pericolo che la persona sarà condannata a morte, torturata o sottoposta ad altre forme di punizione o trattamento degradante o disumano”, ha detto l’alto prelato, che ha poi insistito sulla necessità di valutare la possibilità che tra i respinti "vi siano rifugiati o persone in qualche modo vulnerabili”.

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