Ulteriori otto ore di sciopero da programmare a livello territoriale. Dopo le due giornate di stop del 2 e 3 marzo, prosegue la mobilitazione indetta da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil contro la decisione unilaterale della società di distribuzione di elettronica di consumo Mediamarket di chiudere i punti vendita di Grosseto e di Milano Stazione Centrale, e di trasferire i lavoratori della sede di Curno (Bergamo) a Verano Brianza (Monza) e dei 17 punti vendita Mediaworld di Cosenza, Sassari, Molfetta, Genova, Roma, Torino, Caserta e Napoli coinvolti dal contratto di solidarietà in scadenza il prossimo 30 aprile.
"Riteniamo il comportamento di Mediamarket inaccettabile: dietro ai trasferimenti si cela la volontà di spingere i lavoratori alle dimissioni. All’arroganza dell’azienda è necessario rispondere duramente, quindi dopo lo sciopero del 2 e 3 marzo e di questa proclamazione, seguiranno ulteriori mobilitazioni" denunciano i sindacati, stigmatizzando l’atteggiamento dell'azienda che "si è sottratta al dovuto confronto rispetto all’andamento del bilancio 2017, al preventivo e agli obiettivi 2018, nonché allo stato specifico dei punti vendita di cui alcuni interessati dal contratto di solidarietà".