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È stato prorogato il contratto di solidarietà in Maserati Auto, in scadenza il 31 gennaio 2020, aperto all’inizio del 2019 per 212 operai e impiegati connessi alla produzione di Maserati. Ne danno notizia la Fiom Modena e le Rsa aziendali. La proroga del cds decorre dal 1° febbraio sino al 31 maggio 2020 e coinvolgerà 204 operai e impiegati connessi alla produzione.
“Pur firmando questo accordo per tutelare il salario dei lavoratori in una fase di ristrutturazione in attesa dell’avvio della produzione del preannunciato nuovo modello, la Fiom Cgil continua a evidenziare molte criticità e preoccupazioni sul progetto futuro della produzione Maserati a Modena”. È quanto si legge nella nota del sindacato, che prosegue: “La preoccupazione maggiore, come in passato ha sempre sostenuto la Fiom Cgil, è che siamo di fronte a una continua riduzione degli occupati in produzione, senza avere, oggi, garanzie sui volumi produttivi della nuova autovettura e conseguentemente sui livelli occupazionali”. La preoccupazione della Fiom è “aggravata dal fatto che la disponibilità degli ammortizzatori sociali ordinari terminerà ad agosto 2020. Quindi si rischia, dopo tale data, da un lato, volumi insufficienti per occupare tutti i lavoratori, dall’altro, di non avere più strumenti ordinari per tutelare il reddito dei lavoratori”. Sulla base delle norme vigenti, dopo l'agosto 2020 termina la possibilità di utilizzo degli ammortizzatori sociali ordinari.
La Fiom Cgil ha preteso un accordo più corto “per tenere sotto controllo la situazione e gestire al meglio le fasi della ristrutturazione, in quanto da oggi sino ad aprile non ci sarà alcuna produzione di auto, mentre si dovrebbe cominciare a produrre i primi prototipi da maggio in avanti”, spiega il sindacato: “L’obiettivo della Fiom è di premere affinché al termine di questa fase di ristrutturazione la direzione Maserati si adoperi per ritornare a una capacità produttiva e occupazionale utile a sostituire i lavoratori che sono usciti in questi mesi, riportando gli occupati in produzione alle circa 300 unità che la stessa direzione Maserati ha dichiarato, negli ultimi anni, necessari a far funzionare un sito così esteso e complesso”.