Nella giornata odierna (8 novembre) si è svolto un incontro tra sindacati e rappresentanti delle istituzioni per fare il punto sulle prospettive produttive dello stabilimento Maserati di Modena. Presso il Comune di Modena erano presenti l’assessore regionale alle Attività Produttive Palma Costi, il sindaco di Modena Giancarlo Muzzarelli e le organizzazioni sindacali Fim/Cisl, Fiom/Cgil, Uilm/Uil, Fismic di Modena.
"Nell’incontro di oggi - informa Cesare Pizzolla, segretario della Fiom Cgil Modena - si sono condivise le informazioni in possesso dei sindacati e dei rappresentanti delle istituzioni in merito alle prospettive produttive dello stabilimento modenese".
"L’incontro - prosegue Pizzolla - è stato utile per lo scambio di informazioni, ma non ha sciolto il nodo di quali possibili nuovi modelli di auto verranno prodotti nello stabilimento modenese. Infatti, sia istituzioni che sindacati non sono a conoscenza se e quali modelli verranno allocati a Modena a marchio Maserati, e questa incertezza permarrà sino a marzo 2018, quando dovrebbe essere presentato il piano complessivo dei nuovi modelli da allocare negli stabilimenti Maserati in Italia. Tutte le parti hanno sostenuto l’importanza del potenziamento del centro di ricerca e sviluppo a Modena, ma hanno anche sottolineato l’importanza di mantenere collegato ad esso la produzione di auto".
In questo momento in Maserati a Modena si producono i re-styling dei vecchi Maserati Coupè e Gran turismo, che, per le informazioni in possesso dei sindacati, dovrebbero andare a fine produzione a metà 2018 con una possibile continuazione al massimo sino alla fine del 2018.
"Non è usuale chiedere un incontro con le istituzioni sulla situazione produttiva di uno stabilimento - precisa il segretario Fiom -, ma data l’assenza di relazioni sindacali in Maserati, l’incontro di oggi rimane l’unico momento di scambio di informazioni. Sindacati e istituzioni si sono dati appuntamento a ri-aggiornarsi entro febbraio 2018. La Fiom Cgil ritiene indispensabile che a Modena vengano portati uno o più modelli in grado di garantire il mantenimento dell’attività produttiva e dell’occupazione dei circa 300 lavoratori diretti alla produzione attualmente in forza a Modena. La necessità di continuare a produrre modelli Maserati a Modena è anche funzionale all’importante implementazione del centro di progettazione avvenuta in questi mesi", conclude Pizzolla.