“Abbiamo presentato un emendamento per risolvere il problema nel settore dei marittimi italiani imbarcati su navi in servizio internazionale, insorto con l’obbligo del pagamento delle retribuzioni con sistemi tracciabili, che escludono denaro contante, previsto nell’ultima legge di bilancio”. Così i segretari nazionali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, Natale Colombo, Monica Mascia e Paolo Fantappiè, che proseguono: “gli anticipi sulle retribuzioni in contanti che il personale riceve a bordo sono fondamentali per consentire l’acquisto di beni e servizi primari a terra, quando le navi attraccano in porti commerciali esteri”.
“Per questo – spiegano i segretari nazionali – abbiamo elaborato e presentato uno specifico emendamento alla commissione Finanze della Camera dei deputati, in occasione della discussione sul Decreto Dignità, di deroga per il settore marittimo, perché venga escluso dalla tracciabilità delle somme percepite a bordo nave nei servizi internazionali. La moneta elettronica, infatti, non è accettata in molti porti del mondo”. “Auspichiamo che il Parlamento dia seguito positivo a questa necessaria deroga per il benessere dei nostri marittimi”.