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Occupazione ancora in calo nelle Marche e livelli di disoccupazione da record nel primo trimestre 2017: è quanto emerge dai dati forniti dall’Istat ed elaborati dall’Ires Cgil Marche. Nella regione, secondo le analisi, il numero degli occupati è sceso a 604 mila unità, ovvero oltre 5 mila in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con un calo pari a -0,9%, in controtendenza rispetto al dato nazionale e a quello delle altre regioni del Centro Italia.
Il calo interessa sia il lavoro autonomo sia il lavoro dipendente (-0,3%), nell’ambito del quale sono colpiti soprattutto gli uomini (-2,5%) il cui calo è solo parzialmente compensato dall’aumento delle lavoratrici dipendenti (+2,3%). Per l'Ires, i posti di lavoro complessivamente perduti dal 2010 ad oggi, salgono a 40 mila di cui 24 mila di lavoratori dipendenti.
Salgono a 78 mila, invece, le persone che cercano inutilmente lavoro, cresciute del 10,0% rispetto allo stesso periodo del 2016, soprattutto per il significativo numero di disoccupati che da inattivi decidono di tornare a ricercare attivamente un lavoro: 23 mila persone, prevalentemente donne.
Il tasso di disoccupazione sale così all’11,5%: un valore record mai raggiunto nel primo trimestre dell’anno e di poco inferiore al dato nazionale. Particolarmente allarmante il dato della disoccupazione femminile che balza al 14,3%: un valore superiore anche al dato nazionale (13,3%).
“Questi dati evidenziano le criticità del mercato del lavoro marchigiano, nel quale tornano a crescere sia la precarietà che la disoccupazione”, dichiara Daniela Barbaresi, segretaria generale della Cgil Marche. “L’Istat non fornisce dati disaggregati per provincia – aggiunge Barbaresi -; quindi non è possibile analizzare la situazione nei territori colpiti dagli eventi sismici, ma è evidente che, alle difficoltà preesistenti, si sommano le conseguenze del terremoto che ha costretto migliaia di imprese a sospendere o trasferire la propria attività produttiva”.
Per queste ragioni, la Cgil Marche invita tutti a partecipare alla manifestazione nazionale in programma per sabato 17 giugno a Roma, per contrastare la precarietà, rivendicare un lavoro dignitoso, tutelato e con il pieno riconoscimento dei diritti, e per il rispetto dei valori democratici e dell’art. 75 della Costituzione in materia di referendum: “Occorre reagire con forza alla reintroduzione dei voucher nella manovra economica, a poche settimane dalla cancellazione degli stessi voucher da parte del Governo, per impedire lo svolgimento dei referendum promossi dalla Cgil”.