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La lotta all’evasione fiscale? Per molti Comuni veneti, purtroppo, continua a non essere una priorità. A dirlo sono i dati, impietosi, che riguardano gli accertamenti fiscali e contributivi da parte delle amministrazioni locali le quali, dal 2005, hanno la possibilità di segnalare all'Agenzia delle entrate o all'Inps le irregolarità fiscali e contributive scoperte nel proprio territorio (per esempio, dichiarazioni Isee non veritiere per ottenere sconti nelle rette degli asili nido, attività in nero, immobili con inquilini 'irregolari', opere abusive).
"In questo modo, i soldi recuperati, l’anno successivo, finiscono tutti nelle casse del Comune che ha denunciato l'evasione. Risultato? Nel 2017 i comuni della nostra regione, in seguito alle loro segnalazioni relative a evasione fiscale e contributiva del 2016, hanno recuperato in tutto 670.000 euro, il 35,3% per cento in meno dell’anno prima. Un dato che lascia perplessi e che rivela un trend in continua diminuzione, a dimostrazione che la lotta all’evasione in Veneto ha ancora molta strada da fare. Anche perché solo 1 Comune su 10 (55 su 575), svolge una attività di accertamento e di denuncia dell'evasione, come si evince dall’elenco pubblicato dal ministero dell’Interno", rileva lo Spi Cgil Veneto in una nota.
La città metropolitana di Venezia non fa una bella figura: 34.136 euro rispetto ai 158.276 dell’anno precedente, registrando un trend negativo in percentuale pari -78,43% rispetto al 2015. Male anche la provincia di Verona con -52% e Vicenza con circa -15,5%. In generale, in Veneto abbiamo una diminuzione percentuale pari a -35,3%. A conti fatti, i comuni più virtuosi sono quelli della provincia di Treviso: l’anno 2016 ha registrato un importo pari a 46.946 euro rispetto ai 31.643 euro del 2015, registrando un +48,36%. Un trend positivo (anche se rispetto al 2014 i valori sono tutti diminuiti) lo si registra anche a Padova con +1,83% e a Rovigo con un +20,66%. Come emerge dai dati, le province che hanno contribuito maggiormente ai 670.000 euro di introito totale del Veneto per quest’anno, nonostante la diminuzione rispetto al precedente, sono Verona con 210.539 euro (quasi un terzo del totale), Padova con 193.000 e Vicenza con 184.000.
“Continuiamo a pensare che l’evasione e l’elusione fiscale siano uno dei reati più odiosi, perché comprimono le risorse che si possono utilizzare per servizi fondamentali quali istruzione, sanità e sicurezza (solo per citarne alcuni) – sottolinea Elena di Gregorio, segretaria generale Spi Veneto –. Reati di tale natura vanno perseguiti in modo più pesante sotto l’aspetto penale, ma anche attraverso una più convinta battaglia culturale da parte delle istituzioni, delle forze politiche, sociali e produttive”. Il sindacato dei pensionati non intende abbassare la guardia su questo tema e s'impegna nei confronti dei propri iscritti e più in generale dei cittadini, anche attraverso la contrattazione sociale, a diffondere la cultura della legalità e rendere più incisive le azioni di contrasto all'evasione e all'elusione fiscale".