Il Consiglio regionale della Lombardia, nella seduta di lunedì 13 febbraio, ha approvato il progetto di legge che prevede il cofinanziamento a favore delle Residenze sanitarie per anziani e disabili che optino per l’installazione di sistemi di videosorveglianza. La previsione di spesa è di 1,4 milioni di euro per il 2017 a valere sulle risorse in conto capitale finalizzate alla realizzazione di investimenti in ambito sanitario. La misura è pensata per essere da deterrente contro eventuali abusi che possano verificarsi e per fornire uno strumento alla magistratura per risalire ad eventuali responsabilità.
Ne danno notizia in una nota Cgil, Fp e Spi della Lombardia. Che continuano: "Prendiamo spunto da questo provvedimento per ribadire che la qualità della cura dei soggetti fragili, anziani e disabili, passa soprattutto dalla attenzione delle strutture di gestione e da un’adeguata preparazione dei professionisti che si occupano degli aspetti sanitari, educativi/riabilitativi e sociali, rendendo prioritaria l’umanizzazione della cura e garantendo adeguati standard di assistenza. Non a caso, infatti, in questi anni abbiamo lavorato molto nel confronto con Regione Lombardia sui temi della appropriatezza delle cure e della verifica degli accreditamenti delle strutture. La condizione dei non autosufficienti è diventata negli ultimi anni sempre più fragile e complessa e per questo serve sempre maggiore attenzione".
"Oltre ai temi della qualità delle cure e della sicurezza, però è necessario che Regione Lombardia continui il suo impegno nel calmierare le rette nelle Rsa, rafforzando il sistema dei Sosia in modo più adeguato rispetto al carico assistenziale dovuto agli ospiti delle strutture e approfondendo quali siano le cause che differenziano le rette in modo così importante da territorio a territorio. Oggi le quote a carico delle famiglie vanno dai 46 euro giornalieri di Sondrio ai 77 euro giornalieri di Milano, ai quali si aggiunge il contributo regionale di 42 euro. Le famiglie faticano sempre più a sostenere costi così onerosi, quindi serve uno impegno costante per contenere la compartecipazione alla spesa", continua la nota.
"Riconosciamo che un passo avanti è stato fatto in questa direzione con l’ultimo stanziamento di 10 milioni per ridurre le rette dei SOSIA 1-2 ma attendiamo la delibera e la circolare applicativa che permetta alle 11.000 famiglie di godere della riduzione delle rette attraverso il voucher di 1.000 euro – aggiungono i sindacati –. Chiediamo inoltre alla Regione di continuare l’esperienza delle RSA aperte, modalità molto apprezzate dai cittadini e dalle famiglie, e di dar seguito alla legge sulle assistenti familiari, individuando risorse adeguate".
"Infine riteniamo di richiamare l’attenzione anche sulle cosiddette Case Famiglia, che si stanno molto diffondendo in Lombardia e che quindi hanno bisogno di essere regolamentate, pur non essendo parte del Sistema Sociosanitario Regionale", conclude il comunicato.