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Aumentano in Liguria, nel 2019, gli infortuni e le malattie professionali. È quanto emerge dalle elaborazioni dell’ufficio economico Cgil su dati Inail relativi al 2019. Tra i più impressionanti quelli sugli infortuni mortali che, pur calando, restano comunque altissimi, con una media di quasi due morti al mese. In Liguria gli infortuni mortali calano del 46,5%, passando dai 43 del 2018 – dato comprensivo della tragedia del Ponte Morandi – ai 23 del 2019.
Nel periodo preso in esame gli infortuni in Liguria sono stati 20.695 (+100 rispetto al 2018, +0,49%): in pratica, in ogni singolo giorno del 2019, sono stati denunciati in media quasi 57 infortuni sul lavoro. Tra i settori col maggior numero di denunce i servizi e l'industria. “Il primo settore colpito sono i servizi con 5.470 denunce – spiega Marco De Silva, responsabile ufficio economico Cgil –, seguiti dall’industria con 4.059 infortuni. L'incremento più consistente tra le province liguri viene rilevato a La Spezia (+214 denunce, pari al +7,6%), mentre è a Imperia il calo più marcato: -4,4% (-116 infortuni rispetto al 2018)”. “Anche se l’84% degli infortunati è italiano – aggiunge De Silva –, le denunce di lavoratori extra Unione europea sono le uniche in aumento (+13,4%)”.
Anche le malattie professionali crescono sul 2018, con 1.145 denunce rispetto alle 1.081 dell’anno precedente, con l'incremento in percentuale maggiore fra tutte le regioni del Centro e del Nord-Italia.
Per Fabio Marante, segretario Cgil Liguria, “ogni giorno la cronaca riporta notizie di infortuni sul lavoro e i dati dimostrano, se ancora ce ne fosse la necessità, di come ci sia bisogno di impegnarsi maggiormente per garantire maggiore sicurezza a lavoratrici e lavoratori. Occorre far rispettare le norme vigenti anche attraverso il potenziamento delle attività ispettive e di controllo: serve un deciso cambio di passo”, conclude Marante.