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I 230 lavoratori della Reggiani Macchine di Grassobbio (Bg) sono entrati in sciopero immediato per protestare contro il licenziamento senza alcun preavviso di un'impiegata amministrativa – in azienda da 15 anni – rientrata dalla maternità meno di un anno fa. La lavoratrice ha ricevuto la lettera di licenziamento martedì scorso. Per lei è stata, così, avviata la procedura prevista dalla Legge Fornero secondo cui si giungerà alla perdita del posto dopo un tentativo di conciliazione. Per esprimere la loro solidarietà e il loro disappunto, i lavoratori hanno svolto questa mattina un’ora di assemblea a cui è seguito uno sciopero con presidio, mentre è stato avviato anche il blocco degli straordinari.
Nel luglio del 2015 la Reggiani Macchine è stata acquisita dal Gruppo Efi. All’inizio del 2017 è stata completata la transizione tra vecchia e nuova proprietà. “La preoccupazione dei lavoratori – spiega Andrea Agazzi della Fiom Cgil di Bergamo – è che queste siano le nuove modalità di gestione dei rapporti sindacali in azienda”. Il sindacato ha chiesto un incontro con il Ceo del Gruppo Efi e con il responsabile delle risorse umane (dopo aver incontrato i vertici dello stabilimento di Grassobbio): “Chiederemo di avere un quadro completo delle politiche industriali: i lavoratori da tempo si dicono preoccupati rispetto a prospettive future di cui nulla si sa dopo l’acquisizione da parte di Efi”.
“Rispetto alla vecchia proprietà – aggiunge Agazzi – assistiamo ad una modalità inedita, mai vista in questa azienda, che di certo non versa in difficoltà economiche e che anzi deve gestire grandi volumi di lavoro: un licenziamento in tronco, senza alcun preavviso e senza motivo. Abbiamo chiesto fermamente di ritirare la procedura e di far rientrare la lavoratrice al suo posto. Intanto procediamo con il blocco degli straordinari. Per martedì mattina abbiamo organizzato una nuova assemblea per confrontarci con i lavoratori”.
Nell’azienda lavorano 230 persone, di cui circa 130 impiegati: “È davvero difficile credere che, in una realtà così grande, si abbia difficoltà a ricollocare una lavoratrice – conclude il sindacalista –. Tra l’altro, nelle ultime settimane, la Reggiani ha organizzato un’iniziativa per valorizzare il ruolo delle donne in azienda: davvero un bel modo per rendere loro omaggio”.