Oggi arriva a Roma Hermann Van Rompuy, presidente del Consiglio europeo, per incontrare Mario Monti. E arriva preceduto dalla lenzuolata di domande che la commissione europea ha inviato nel week end al governo italiano, in vista della preparazione del Piano nazionale di riforme che ogni governo deve presentare ad aprile. Ne dà conto Enrico Marro sul Corriere della Sera, in un articolo intitolato “Flessibilità del lavoro. Le (molte) domande del commissario Rehn”.

In realtà, come si dice nel pezzo, le domande sono molte di più delle 39 che Rehn spedì al governo a novembre e riguardano “i capitoli della crescita e della infrastrutture, del mercato del lavoro, delle liberalizzazioni, della semplificazione”, le questioni “rimaste aperte dopo il decreto Salva Italia”. “Gli interventi più delicati dal punto di vista dell’impatto sociale sono quelli che riguardano il mercato del lavoro” e la Ue insiste con le richieste di chiarimento sui provvedimenti allo studio. “Una prima risposta arriverà all’inizio della prossima settimana quando nell’incontro tra Fornero e parti sociali verrà definita l’Agenda della riforma”. Intanto “le modifiche all’articolo 18 sono state tolte dalla bozza del decreto legge sulle liberalizzazioni che il governo approverà giovedì”.