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Mentre la crisi della Grecia rischia di precipitare in modo drammatico, con il mancato accordo con la Ue e il referendum annunciato da Tsipras, si moltiplicano le iniziative di solidarietà verso il popolo greco. A molte di queste il sindacato ha già annunciato la sua partecipazione.
Torino in piazza il 3 luglio
La Cgil di Torino aderisce alla manifestazione di solidarietà al popolo greco, indetta da numerose associazioni e che si terrà domani, venerdì 3 luglio alle ore 18.00, in Piazza Castello a Torino. Nell'ordine del giorno approvato dalla Conferenza di organizzazione, che si è conclusa martedì, la Camera del Lavoro torinese "esprime la propria solidarietà con il popolo greco impegnato in una difficile mobilitazione per proporre un'alternativa alle politiche di austerità imposte dall'Ue. La trattativa tra il governo greco ed i paesi creditori, interrotta a causa delle richieste insostenibili per la popolazione greca, stremata da sacrifici imposti dall'Europa che si protraggono da troppo tempo, va ripresa, permettendo alla Grecia la rinegoziare e ristrutturazione sostenibile del debito, consentendo una ripresa economica senza che il prezzo venga pagato dai cittadini".
Per la Cgil, inoltre, "va sostenuto il modello di uscita dalla crisi proposto dal governo greco, che individua in un'Europa solidale e attenta alle questioni sociali, una strada opposta ad un'Europa governata dall'economia e dalla finanza. Il fallimento della Grecia rappresenterebbe il fallimento di questa idea di Europa. La scelta democratica da parte del parlamento greco di indire il referendum è legittima e va rispettata." La Cgil di Torino "impegna la propria struttura e chiede a tutta la Cgil ed al sindacato europeo di battersi perchè si ponga fine alle politiche di austerità che provocano ingiustizia e povertà in Europa e nel mondo intero e perchè si riaprano al più presto le trattative tra la Grecia ed i paesi creditori su basi diverse da quelle proposte dalla Troika".
Manifestazioni a Perugia e Terni
Iniziative anche in Umbria. La Cgil umbra, insieme alle Camere del lavoro di Perugia e Terni, sarà in piazza venerdì 3 luglio, nei due capoluoghi di regione (a Perugia in piazza Piccinino alle ore 18.00; a Terni in piazza della Repubblica alle ore 18.30), per partecipare alle iniziative promosse in solidarietà con il popolo greco e per chiedere l’immediata riapertura della trattativa da parte delle istituzioni europee.
“È assolutamente impossibile immaginare un’Europa che taglia le sue radici storiche e culturali, perché proprio questo la Grecia rappresenta per il nostro continente”, affermano in una nota congiunta Vincenzo Sgalla, segretario regionale della Cgil umbra, Filippo Ciavaglia, segretario della Cgil di Perugia, e Attilio Romanelli, segretario della Cgil di Terni. “Quel paese, patria della democrazia, è una parte irrinunciabile della nostra stessa identità – aggiungono i tre segretari – e per questo la Cgil chiede con forza di riaprire la trattativa. Mentre i rappresentanti dei ‘creditori’ insistono a voler imporre misure brutali, di forte matrice liberista, nonostante l’ormai evidente fallimento delle politiche di austerità, ci sarebbero ampi margini per definire misure condivise e raggiungere gli obiettivi di consolidamento del debito sovrano greco con nuova crescita, più occupazione e maggiore equità sociale".
"Per queste ragioni – concludono Sgalla, Ciavaglia e Romanelli – venerdì saremo in piazza per rimettere al centro la democrazia e chiedere un futuro diverso per la Grecia e per tutta l’Europa”.
Sostegno da Potenza e Matera
“La Cgil Basilicata e le Camere del Lavoro di Potenza e Matera, questa sera, nelle piazze dei capoluoghi di provincia, parteciperanno alle manifestazioni organizzate per esprimere profonda solidarietà ai lavoratori e pensionati greci”. E' quanto fa sapere in una nota stampa Angelo Summa, segretario generale Cgil Basilicata.
Cgil Napoli: solidarietà ai greci, riaprire trattativa
"Siamo solidali con il popolo greco, oggetto in queste ore di un ricatto inaccettabile da parte dei creditori. La strada che l’Europa deve seguire, per determinare le scelte di politica economica, deve basarsi sulla democrazia ed essere orientata all’interesse dei cittadini". Così la Cgil di Napoli.
"Vanno respinte le logiche cieche e depressive del rigore e dell’austerità. L’Europa deve guardare alla difesa del lavoro, dei redditi più bassi, che vanno tutelati recuperando le risorse dalle grandi rendite finanziarie e dalle grandi ricchezze. E su questo deve farsi sentire forte la voce del Governo italiano, che finora ha occupato un ruolo di second’ordine, e che invece deve uscire dall’ombra e farsi promotore di un’idea di Unione che metta al primo posto i diritti e la dignità delle persone", prosegue il comunicato.
Ultimo aggiornamento 3 luglio ore 16.50