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L'Italia è maglia nera in Europa per il sovraffollamento delle carceri. E' quanto emerge da rapporto diffuso stamani (19 novembre) dall'associazione Antigone, che propone il monitoraggio annuale sugli istituti di pena italiani.
Nel nostro paese il tasso di sovraffollamento delle carceri è pari al 142,5%. Ci sono oltre 140 detenuti ogni 100 posti letto, mentre la media europea è del 99,6%. Rispetto a questi numeri, prosegue l'indagine, ci sono alcune Regioni che stanno anche peggio: la Liguria è al 176,8% di sovraffollamento, la Puglia al 176,5%, il Veneto a 164,1.
Nei casi limite, il numero dei detenuti è più del doppio rispetto ai posti regolamentari. E' il caso del carcere messinese di Mistretta (269%), Brescia (255%) e Busto Arsizio (251%). In questi due istituti, come in altre del Nord la presenza di stranieri è superiore a quella degli italiani. A San Vittore (Milano) su 100 detenuti 62 sono stranieri, a Vicenza 65. Le percentuali maggiori di stranieri tra i detenuti si registrano in Trentino, Val d'Aosta e Veneto.
I dati, aggiunge Antigone, non tengono conto delle celle e sezioni chiuse per inagibilità, che rendono la situazione carceraria ancora più pesante. "Circa cinquemila posti sono al momento non disponibili per ristrutturazione e i detenuti sono ammassati nelle sezioni aperte", sottolinea il rapporto.
E in questo scenario aumentano i suicidi dietro le sbarre. Dieci persone in più dell'anno scorso si sono tolte la vita in carcere nel corso del 2012: sono 53 in tutto. Sono 93 i detenuti morti in carcere, di questi 50 per suicidio in cella, uno per sciopero della fame (Lecce), uno per overdose (Regina Coeli), uno per omicidio (Opg di Aversa), 31 per cause ancora da accertare e 9 per malattia.