Sono in stato di agitazione i lavoratori in somministrazione che operano nell'ambito della pubblica amministrazione. Lo hanno proclamato Felsa Cisl, Nidil Cgil e Uiltemp che contestano "l’esplicita esclusione dei lavoratori in somministrazione dalle procedure concorsuali che puntano al superamento del precariato nella PA". Tale decisione, per i sindacati, "viola le legittime attese dei lavoratori somministrati e comprime arbitrariamente la discrezionalità delle amministrazioni tutte, in ordine alla corretta acquisizione del personale, ai fini del buon funzionamento dell’Amministrazione, nel rispetto delle norme costituzionali".
Le sigle si riservano, nei tempi e nelle modalità previste dalla legge, "di proclamare lo sciopero dei lavoratori somministrati presso la PA nel caso in cui non ci fosse una risposta positiva alla richiesta effettuata. Lo stato di agitazione proclamato non avrà alcun impatto sui diritti degli utenti dei servizi pubblici essenziali".