Lo stabilimento Lavazza di Torino è a rischio. E’ quanto denunciano i sindacati di categoria torinesi Flai-Cgil/ Fai-Cisl/ Uila-Uil in una lettera inviata al sindaco Piero Fassino, in cui esprimono profonda preoccupazione sul futuro della fabbrica. “Ieri (il 13 novembre, ndr) – si legge nella lettera -, durante la trattativa per rinnovare il Contratto Integrativo che si teneva all'Unione Industriale, dopo che l'Azienda il 25 settembre aveva rescisso tutti gli accordi sindacali degli ultimi 42 anni, ha annunciato che la metà della produzione annua di caffè che oggi si fa nello stabilimento Torinese, 40mila tonnellate, si farà nello stabilimento di Gattinara (VC). Inoltre, sempre da gennaio, parte delle maestranze saranno collocate in cassa integrazione per effetto dello spostamento delle produzioni”. I sindacati denunciano il disconoscimento, da parte dei nuovi vertici aziendali, di un accordo firmato nel 2010, e “ribadiscono la loro volontà di fare un contratto integrativo che restituisca allo stabilimento della Lavazza di Torinocentralità, futuro e occupazione. Torino - concludono - non può permettersi di perdere il manifatturiero”.
QUI IL TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA
Lavazza Torino: sindacati scrivono a Fassino, stabilimento a rischio
17 novembre 2014 • 00:00